Le carenze dei fattori solubili della coagulazione


Published: June 19, 2009
Abstract Views: 249
PDF: 8137
Publisher's note
All claims expressed in this article are solely those of the authors and do not necessarily represent those of their affiliated organizations, or those of the publisher, the editors and the reviewers. Any product that may be evaluated in this article or claim that may be made by its manufacturer is not guaranteed or endorsed by the publisher.

Authors

Semiotica delle malattie emorragiche Ogni medico in presenza di un paziente che si rivolge a lui lamentando delle manifestazioni emorragiche è in grado con l’accurata raccolta di alcuni dati anamnestici e senza alcun esame di laboratorio di operare un primo filtro nell’individuazione di un soggetto portatore di alterazioni dell’emostasi. In particolare nella pratica come si procede? È innanzitutto importante stabilire l’età di insorgenza dei sintomi emorragici e la loro incidenza familiare. Infatti la presenza di sintomi dalla nascita o dalla prima infanzia e la loro familiarità orientano, anche se in maniera non esclusiva, verso le sindromi emofiliche, mentre i più frequenti difetti della fase vaso-piastrinica (piastrinopenie) sono in genere acquisiti e sporadici.

Supporting Agencies


Muleo, G., Santoro, R., & Iannaccaro, P. (2009). Le carenze dei fattori solubili della coagulazione. Hematology Meeting Reports (formerly Haematologica Reports), 1(6). https://doi.org/10.4081/hmr.v1i6.655

Downloads

Citations