Esperienza in medicina narrativa nell’ospedale di Alessandria con il personale dell’Ematologia e della Neuroncologia


Submitted: 11 July 2016
Accepted: 11 July 2016
Published: 15 June 2014
Abstract Views: 719
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Publisher's note
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Authors

  • A. Barbierato Coordinatore Infermieristico S.C. Cardiologia e U.T.I.C, Italy.
  • E. Baretto Specializzanda scuola di specializzazione in Psicologia Clinica ad indirizzo psicodinamico, Università degli Studi di Torino, Italy.
  • A. Pepoli Psicoterapeuta - ambulatorio di neuropsicologia SSA Psicologia Azienda Ospedaliera “SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo” di Alessandria, Italy.
Obiettivi: chiunque di noi sia andato incontro, come operatore sanitario, come familiareamico o come paziente ad una malattia, in particolare una malattia grave, una malattia cronica, sa bene che, al di là dell’imprescindibile ricorso al pensiero logicoparadigmatico, che impone il giusto confronto con prove inconfutabili di efficacia dei trattamenti (evidence based medicine tr. medicina basata sulle prove), medico e paziente attraversano, spesso per lunghi tragitti, delle zone d’ombra in cui le scelte sono difficili, a volte subite passivamente dal malato, a volte vissute persecutoriamente, lasciando ampi margini di incertezza mai chiariti. La medicina basata sulle narrazioni si impone come metalinguaggio per la gestione dei limiti di condivisone diagnostico-terapeutica che il modello logicoparadigmatico, anziché ridurre, sta sempre più amplificando nella relazione operatore sanitario-malato. Metodologia: in questo articolo presentiamo la teoria della tecnica a cui gli autori hanno fatto riferimento nella conduzione di un gruppo in medicina narrativa, nel corso del 2013, con il personale di due realtà operative del Nostro Ospedale, centrati su elaborazioni di esperienze personali di malattia e di esperienze a fianco del malato. I formati si basano prevalentemente sulle scritture narrative e la rilettura-elaborazione in gruppo. Risultati: il gruppo in medicina narrativa favorisce l’espressione simbolica della personale e intima relazione con la malattia, attraverso l’attivazione di memorie episodico narrative (E.Tulving,1972 – J.Bowlby, 1980), l’autenticità, anche emotiva, dell’esperienza vissuta, e operando sulla decostruzione dei livelli semantici impersonali (l’inautenticità del linguaggio tecnico-paradigmatico e la conseguente dissociazione con i livelli personali e umani di consapevolezza di malattia).

Supporting Agencies


Barbierato, A., Baretto, E., & Pepoli, A. (2014). Esperienza in medicina narrativa nell’ospedale di Alessandria con il personale dell’Ematologia e della Neuroncologia. Working Paper of Public Health, 3(1). https://doi.org/10.4081/wpph.2014.6721

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